Due punto zero: marketing!

Dall' autore di 'Appunti di Fisica 2'
Dal regista del riversamento vhs 'Weekend Ischia Giugno 01'
Il thriller che vi sorprenderà alle spalle senza lasciarvi un attimo di respiro.



“Due punto che?” – Andrea Camilleri. scrittore

“..e pertanto diffido dall’utilizzo del nome del mio cliente per qualsivoglia iniziativa propagandistica della suddetta opera…” – avv. Michele De Cesare, legale dello scrittore Carlo Lucarelli

“Italian shit … forget about it” – Stephen King, scrittore

Un thriller che scivola via che è una bellezza” – Paolino Pistone, “Oleodinamica Pneumatica Lubrificazione”

“Ho trovato ‘Due punto zero’ molto meglio di ‘Due punto zero-Bozza’” – Flavia Vento, soubrette

"Ho una mezza intenzione di acquistarne i diritti cinematografici, ma al momento sto ancora definendo il contratto con Faletti" - David Cronemberg, regista

“Vi faremo sapere” – Casa Editrice Feltrinelli

"Vi terrà incollati alla sedia" - Fritz Henkel

"Due punto zero è un buon lavoro ma presenta ancora qualche difetto di gioventù. Attendiamo il primo Service Pack" - Luca Annunziata, "Punto Informatico"


 

Due punto zero

Questa è la morte, senza dubbio, ma sarà sempre così?
A parte il buio totale e la consapevolezza di non avere più un corpo non è che poi sia cambiato molto.
Respira ancora, questo è certo, con la differenza che non sente il rumore del fiato nè la sensazione dell'aria che gli arriva ai polmoni. Potrebbe inspirare ed espirare a piacimento, ma non ha la forza di farlo.
E gli occhi? Sono aperti o chiusi?
Chiusi, si direbbe, dal momento che se li avesse aperti dopo un po' si seccherebbero e dovrebbe chiuderli, e quello sarebbe un movimento che non saprebbe come comandare. Più che mancanza di forza gli sembra di non ricordare affatto come si fa un movimento. Come se il suo cervello avesse all'improvviso perso tutte le nozioni necessarie per mandare impulsi ai nervi.
L'ultimo ricordo di un movimento che riesce a recuperare risa-le all'infanzia, quando il padre gli insegnava a nuotare coordinando i movimenti delle braccia con quelli delle gambe. Braccio destro, piede sinistro, braccio sinistro, piede destro. Una fatica all'inizio, ma poi divenne naturale. Un tenero ricordo familiare che lo rimanda inevitabilmente a qualche anno dopo quando prendendo lezioni di piano l'impegno speso nel coordinamento mano sinistra e mano destra non diede i frutti che la madre si aspettava.
Adesso, come tornato in un liquido amniotico, non sembra aver più bisogno di coordinare nulla. A differenza di un feto, però, Carmine ha dei ricordi con i quali confrontarsi. Ecco! Forse ha trovato la risposta. La morte non è altro che un ritorno allo stato fetale con un'esperienza fatta nel mondo. Un’esperienza che tuttavia gli permette di essere sicuro di trovarsi, per quanto incorporeo, in posizione supina con la netta sensazione di posare con la testa su qualcosa nemmeno tanto morbida.
Come mai non se ne è reso conto prima? Una leggera pressione dietro la testa è una prova inconfutabile di possedere una te-sta, e forse riesce anche a muoverla.
Già. Ma come si fa a muovere la testa? Bisognerebbe muovere i muscoli del collo. Ad avercelo il collo. Ma se c'è la testa tutto farebbe pensare che il collo c'è. Vale la pena di tentare.
Quindi Carmine si impegna con il massimo della concentrazione a cercare nella mente i punti giusti per provocare una scos-sa sui muscoli. Ci mette tanto impegno da cominciare a sentire un incredibile dolore alla fronte ed è un ottimo indizio quello di avere la fronte.
Prima di cedere al dolore succede qualcosa di imprevisto. Un urlo, un grido sofferente e quasi soffocato arriva alla sua percezione! C'è qualcun altro accanto a lui o quel grido è il suo? Sarebbe una scoperta magnifica. In un colpo solo saprebbe di ave-re bocca, orecchie, gola e corde vocali. Un sacco di roba. E soprattutto ci sarebbero ottime speranze di essere ancora vivo. Ci riprova, quindi, e con minore fatica emette un altro gemito. Ed ecco che riesce a sentire anche il proprio affanno.
Non solo, sente anche di poter aprire e chiudere la bocca e muovere la lingua. Intanto il mal di testa è aumentato vertiginosamente anche perchè si è aggiunto un fischio alle orecchie che smette solo quando un qualsiasi rumore rompe il silenzio, quindi non gli resta che emettere continuamente gemiti. Tra un gemito e l'altro gli vengono dei colpetti di tosse uno dei quali particolarmente forte da farlo sobbalzare. Quel movimento involontario è il principio di una serie di sensazioni, tante e tutte insieme, che sconvolgono il suo status incorporeo. Si rende conto, finalmente, che il corpo è tutto lì attaccato alla sua testa, anche se in-credibilmente pesante, soprattutto le braccia, che probabilmente sono rivestite di una seconda pelle di piombo. Riesce soltanto a farle strisciare sul suolo aiutandosi con le dita della mano che come dei ragni si fanno strada portandosi appresso i pesanti fardelli. Uno dei ragni in quel faticoso peregrinare urta qualcosa. Qualcosa di morbido che si direbbe lattice. Appena i polpastrelli hanno l'occasione di testare la temperatura abbastanza alta di quella sostanza, giunge all'appello delle sensazioni di Carmine quella del freddo su tutto il suo corpo, e la consapevolezza della nudità.
La situazione sembra essere chiara. Carmine è nudo e supino e accanto a lui una specie di materassino pieno d'acqua. Continuando nell'esplorazione tattile la sua manoragno si muove sul caldo materassino fino a raggiungere una zona a consistenza molto più morbida, tipica di un seno di donna.
Più precisamente una tetta di Marianna, anche se lui per il momento non può saperlo.
La piacevole esplorazione viene bruscamente interrotta da una specie di fuoco freddo che gli arriva sugli occhi e che in altre occasioni avrebbe chiamato luce.
- Allora? Fatta una soddisfacente prima notte, sposini?

Due punto zero, Ed. Boopen 2008

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KinemaZOne svende il cinema

Causa mancanza di spazio e aumento degli abitanti della casa, KinemaZOne si vede costretto a liberarsi un po' di alcuni bellissimi libri di cinema della propria biblioteca.
Potete approfittare di questa eccezionale svendita partecipando alle aste su EBay .


Asta la vista a tutti

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Lo sai cosa succede nel tuo ufficio quando non sei al lavoro?

La vita di Carmine Amendola prosegue senza particolari colpi di scena, anche se nulla gli mancherebbe per potersi sentire un professionista di tutto rispetto e "inquadrato" nella società. Ha un buon lavoro presso una multinazionale di telecomunicazioni, una bella donna al suo fianco e una casa al centro di Roma che non gli fa sentire la nostalgia della sua nativa Campania. Per quanto fondamentalmente insoddisfatto, la sua pigrizia gli impedisce di cercare qualcosa di diverso per rendere più interessante la sua esistenza.
Un giorno, però, le cose cambiano radicalmente.
E' il giorno in cui Carmine prende coscienza di qualcosa di molto strano che accade nella sua azienda quando la maggior parte dei dipendenti sono a casa. Accidentalmente Carmine viene a scoprire una rete di attività e di gerarchie del tutto diverse da quelle che da anni conosce eche costituiscono anche le fondamenta della sua vita sociale. Carmine scopre di essere parte di una organizzazione molto più grande e potente in cui un semplice dipendente, timido e arrendevole, è quello che muove i fili di tutto e il cui progetto, ambizioso e diabolico, sembra davvero non conoscere ostacoli...

Ferdinando Carcavallo
Due punto Zero
ISBN 9788890314605
€ 10,00
http://due-punto-zero.blogspot.com/

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Pedro Almodovar: Tutto su di me

Autore di commedie brillanti (ad esempio Donne sull’orlo di una crisi di nervi) o di melodrammi capaci di far vibrare le emozioni più intime (Tutto su mia madre), Pedro Almodóvar è un cineasta che, di film in film, non smette di sorprendere e di affascinare lo spettatore con il suo stile unico e la sua abilità nel raccontare le ironie e i paradossi della vita.
A partire dalle sue prime opere (Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio, Labirinto di passioni) e fino agli ultimi capolavori (Parla con lei, La mala educación e Volver) Almodóvar mette in scena un universo originale e assurdo, un mondo in cui ha senso soltanto ciò che appare un controsenso, in cui solo i grandi disordini sembrano in grado di rimettere ordine nelle cose. Frédéric Strauss, attraverso una serie di interviste raccolte nel corso degli anni (i primi incontri risalgono al 1994), racconta passo dopo passo la carriera del regista spagnolo: dal periodo della movida madrilena ai primi lavori in super8, realizzati con gli amici durante i fine settimana, quando ancora lavorava per la compagnia telefonica spagnola; dalla nascita della casa di produzione El Deseo, ideata con il fratello Agustín, alle opere che gli hanno garantito il successo internazionale (Légami!, Tacchi a spillo); per finire con gli importanti riconoscimenti ottenuti a Cannes e agli Oscar.
Almodóvar parla a ruota libera, in maniera divertente e divertita, pronto a evocare ricordi della propria infanzia, a fornire spiegazioni tecniche per farci comprendere meglio una scena, a raccontare aneddoti riferiti al set e al suo rapporto, non sempre facile, con gli attori, oppure a descrivere sequenze tagliate in fase di montaggio, e a parlare dei film e degli autori che lo hanno maggiormente influenzato. Il ritratto dell’artista è reso ancora più vivido dalla riproposizione di alcuni suoi testi scritti in occasione dell’uscita dei film, e da un imponente apparato iconografico completo di foto di scena, storyboard realizzati da Almodóvar, disegni di importanti artisti (Mariscal, Dis Berlin, Juan Gatti) utilizzati per le scenografie, locandine originali e molto altro.

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Dizionario Teorico e Critico del Cinema

Quando si tratta di cinema, anche la lettura di un dizionario dei termini può essere appassionante, se realizzato come si deve.
Come ben specificato nella prefazione, il Dizionario Teorico e Critico del Cinema di Jacques Aumont e Michel Marie edito dall'ottima Lindau non è e non vuol essere un'enciclopedia.
Tantomeno, aggiungo io, il libro va confuso con i dizionari tecnici del cinema già da tempo nelle librerie dei cinefili di tutto il mondo. Scopo della pubblicazione è chiarire, diffondere e spiegare significato e origine di moltri termini ricorrenti sia nelle analisi critiche dei film (quelle vere e non le elucibrazioni dei blogger) che nelle testimonianze di operatori del settore, ma di fatto il libro offre molto di più.
Dalla lettura appare più che mai evidente di quanto il cinema sia una forma d'arte che ingloba concetti provenienti dalle più varie discipline della cultura. Molti termini sono presi in prestito dalla fiolosofia, dalla storia dell'arte, l'architettura, la sociologia e la psicoanalisi. Per parlare con sapienza di cinema, quindi, bisognerebbe essere esperti di tutte queste altre materie, ma non sempre è possibile. Conoscere a fondo il significato e l'origine di molti termini, quindi, ci può aiutare a capire meglio l'opera stessa e le considerazioni di chi l'analizza.
Ecco quindi un compendio di 400 termini tra i più significativi e utilizzati nelle analisi cinematografiche corredate da definizioni tecniche e rimandi bibliografici che può leggersi tranquillamente come un saggio e non necessariamente utilizzarlo per ricerche di termini specifici.
Un esempio del grado di accessibilità per un lettore medio è dato dalla definizione di un termine molto utilizzato, ma di misteriosa interpretazione, come Acusmatico:

"Questo aggettivo di origine greca, che inizialmente definiva le parole del filosofo nascosto dietro a una tela, è stato ripreso dal creatore della musica concreta, Pierre Schaeffer (1966), per caratterizzare tutti i suoni di cui non si vede la fonte, in quanto nascosta.
Il suono filmico è per natura acusmatico, poiché giunge allo spettatore separatamente dall’immagine, attraverso l’altoparlante nascosto dietro o accanto allo schermo (Chion, 1982, 1990 e 1998). Il sincronismo è dunque il processo che consiste nel «deacusmatizzare» il suono, ancorarlo a una fonte visiva, incarnare la voce all’interno di un corpo. Tuttavia, il cinema sonoro utilizza, nei limiti del possibile, le virtualità acusmatiche del suono filmico (voce off, musica non diegetica, allucinazioni uditive ecc.).
"

Quante volte avete amato (o odiato) un regista per il suo modo acusmatico di rendere una scena e non lo sapevate?

Dizionario teorico e critico del cinema
Marie M. , Aumont J.
Edizioni Lindau 2007
€ 26,00
ISBN: 978-88-7180-648-8
www.lindau.it

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Libri d'estate

Due sono i libri che questa estate si contenderanno il primato di summer-seller no global italiano.
Si tratta della raccolta di racconti horror/noir di Flavio Ignelzi "Cuore e sangue, prima di tutto" e del romanzo sci-fi "Due punto zero" di Ferdinando Carcavallo.

Di certo i lettori avranno motivo di rimanere incollati alle pagine dei due volumi, sia per i brividi lungo la schiena procurati dalle storie gotiche del primo titolo, che per il coinvolgimento emotivo provocato dalle avvincenti teorie cospirative del secondo.

Elemento comune dei due libri, per altri aspetti molto diversi, è l'ironia con la quale i due giovani scrittori interpretano generi solitamente seriosi, e che rende la lettura ancor più indicata per queste calde e rilassanti giornate di vacanza.
Quindi, qualunque sarà la scelta, ci sarà da divertirsi sotto gli ombrelloni, sulle barche ormeggiate o sulle panchine nei parchi delle città deserte.

Sicuramente, in questa sfida a colpi di inchiostro, sarà l'editore on-line Lulu il vero vincitore, visto che entrambi i libri sono venduti in esclusiva sul portale POD più utilizzato (ed efficiente) attualmente sul mercato.

Buona lettura a tutti.
Due punto zero
di Ferdinando Carcavallo
Lulu 2007, €9,99
Cuore e sangue, prima di tutto
di Flavio Ignelzi
Lulu 2007, €7,40

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